Nell’immaginario collettivo il separé è quell’oggetto versatile composto da un’unica anta fissa o da più ante pieghevoli, da collocare dietro il divano come un pannello decorativo o in un angolo della camera da letto per creare uno spazio dove cambiarsi l’abito.
Vi sarà anche capitato di vederlo in una scena di un film ambientata nella zona notte o addirittura nella stanza da bagno; colorato, in plastica o in tela, il separé ha sempre avuto una valenza prevalentemente estetica. Nella realtà invece, pur mantenendo un ruolo decorativo, il separé sta acquisendo sempre più un valore funzionale: spesso capita di avere la necessità di ricavare spazio, di avere una stanza in più senza però doverne sacrificare un’altra.
Ed ecco che il separé divide gli ambienti, per esempio la zona giorno dalla cucina, o la stanza di due fratelli e ne crea di nuovi: questo, senza spendere cifre esagerate e evitando di cambiare tutto l’arredamento.
Cosa importante, il separé non necessita di grandi sforzi per essere posizionato ed è facilmente rimuovibile qualora ci si stanchi di averlo in casa o ci si accorga di aver fatto l’acquisto sbagliato; ecco perché oggi possiamo trovare il separé nei materiali più disparati e nelle forme più originali.
E se ci allontaniamo dall’immaginario collettivo e ci avviciniamo a chi dell’arredamento ne ha fatto una passione, possiamo trovare il separé sostituito da una tenda, uno specchio o una parete in cartongesso. Insomma, da qualsiasi elemento che serva ad uno scopo ben preciso (in questo caso dividere) e che allo stesso tempo valorizzi l’ambiente dove è disposto, assicurando uno stile originale ed un effetto scenografico.