Se avete in progetto l’acquisto o la ristrutturazione di casa, potete decidere di affidare il calore del vostro appartamento non più ai classici termosifoni ma al riscaldamento a pavimento.
Non si tratta di un tipo di riscaldamento moderno come si potrebbe pensare. Il riscaldamento a pavimento risale addirittura all’epoca romana, quando i proprietari delle abitazioni convogliavano l’aria calda sotto le proprie case, per aiutare a mantenerle più accoglienti.
Tipologie di riscaldamento a pavimento
Il sistema di riscaldamento a pavimento (o a pannelli radianti) è costituito da tubi appoggiati a pannelli isolanti e disposti sotto il pavimento. Funziona utilizzando acqua calda o resistenze elettriche. Dai tubi viene emesso il calore che si distribuisce uniformemente, dal basso verso l’altro, in tutta la stanza.
Il sistema più frequentemente utilizzato è quello ad acqua calda. L’acqua viene riscaldata da una caldaia centrale (che può funzionare a gas oppure a pellet) o da impianti fotovoltaici o solari. Sia utilizzando il sistema ad acqua calda che quello elettrico, il calore si diffonde più uniformemente di quando viene emanato da un punto fisso centralizzato, come il più classico dei caloriferi. Il calore viene trasmesso per irraggiamento, da terra verso il soffitto, e questo permette di diffondersi in modo omogeneo. Con i tradizionali termosifoni invece il calore resta perlopiù localizzato attorno alla fonte di calore. Una casa riscaldata in modo uniforme garantisce delle migliori sensazioni di benessere.
Riscaldamento a pavimento costi: risparmio in bolletta
Solitamente quando qualcuno arriva a cercare “costi riscaldamento a pavimento” vuol dire che ne ha già sentito parlare e vuole capirne la fattibilità in base alle sue tasche. Il riscaldamento a pavimento è in grado di offrire un notevole risparmio energetico grazie al modo in cui opera. Infatti per funzionare vanta un uso ridotto di energia rispetto all’utilizzo di radiatori ad acqua riscaldati. I tubi per uso a pavimento richiedono acqua riscaldata a circa 30-40° C rispetto agli 80° C necessari per i caloriferi. Stesse temperature anche per gli impianti elettrici. C’è anche da considerare la riduzione di spreco energetico grazie al collocamento di termostati in ciascuna stanza. Grazie al termostato infatti potremo scegliere una temperatura ideale e mantenerla omogenea nel tempo.
Ovviamente nella valutazione del costo riscaldamento a pavimento va considerato che le spese per acquistare questo tipo di impianto sono superiori, sia per la qualità dei materiali che per la manodopera e i lavori da effettuare. Ma questi costi sono ammortizzati grazie al risparmio di circa il 25-30% all’anno, sulla bolletta del gas o della luce.
Vantaggi all’ambiente utilizzando le energie rinnovabili
Dovendo portare la temperatura dell’acqua a soli 30-40 gradi, un impianto di riscaldamento solare sarà sufficiente per raggiungere queste temperature. Quindi zero spese per riscaldare l’acqua, tranne quella dell’acquisto di questo tipo di impianto che è abbastanza economico. Sarebbe impossibile utilizzare energie rinnovabili con i termosifoni, dovendo portare la temperatura dell’acqua a 70 gradi. Questo tipo di riscaldamento è uno di quelli più utilizzati quando si costruisce una casa ecologica e autosufficiente.
Muffe, acari e polvere addio con il riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento non riscalda l’aria, mantiene un certo tasso di umidità dell’aria e fa cadere le particelle dannose nell’aria, riducendo cosi il problema delle polveri nocive che invece esiste con i termosifoni. Un vantaggio innegabile per chi soffre di allergie ed asma causato dagli acari della polvere, che possono prosperare in ambienti umidi. In generale un maggior benessere per la nostra salute.
Più spazio per arredare la casa grazie al riscaldamento a pavimento
Altri vantaggi del riscaldamento a pavimento si riferiscono allo spazio e alla comodità. Una stanza senza radiatori sui muri risulta più grande ed è anche più facile da arredare. Pensate solo a quanti mobili potreste posizionare sotto le finestre al posto dei termosifoni che finora occupavano quegli spazi.
Tanti vantaggi ma non sottovalutiamo i possibili problemi
Non ci sono solo vantaggi con un riscaldamento a pavimento. Va bene il benessere fisico e il risparmio energetico e di conseguenza sulla bolletta. Non vanno dimenticati i costi si realizzazione da sostenere all’inizio, solitamente dal 30 al 50% più alti rispetti all’installazione dei termosifoni ma sopratutto le spese per eventuali danni all’impianto di riscaldamento a pavimento.
Tubazioni danneggiate vogliono dire rimuovere il pavimento, sperando che abbiate ben pensato di farne una scorta, altrimenti se non doveste trovarne uno uguale potrebbe essere un bel problema. E non dimenticate di conservare una pianta e delle foto delle tubazioni prima che fossero coperte dal pavimento, cosi da poter intervenire nel modo meno invasivo possibile.
Il parquet va posato a regola d’arte altrimenti potrebbe sollevarsi causando notevoli disagi. Per questo meglio lasciarlo fare ad un professionista, anche se facendo attenzione è possibile anche farlo da soli, purché ci si informi prima su come posarlo e gli eventuali errori da non commettere.
Non va dimenticato, in caso di ristrutturazione che con un impianto di riscaldamento a pavimento, la pavimentazione si solleva di almeno 5 cm, occhio quindi ai mobili.
Va ricordato infine che questo sistema di riscaldamento non va acceso e spento ma deve restare in funzione. Grazie ai termostati sceglierete la temperatura ideale (questa potete sempre modificarla se non vi sta bene) e una volta che l’impianto l’avrà raggiunta entrerà in stand-by, pronto a chiedere altra acqua calda solo quando la temperatura dell’ambiente scenderà oltre quella indicata sul termostato.
Riscaldamento a pavimento si o no?
Condizioni e caratteristiche della casa e qualità dei materiali utilizzati per realizzare l’impianto a pavimento incidono molto sulla resa che questo impianto può offrire in termini di costi e benefici.
Quindi esperienze e opinioni su questo tipo di riscaldamento potrebbero differire parecchio. Tuttavia anche se non possiamo quantificarli in maniera univoca, i benefici in termini di costi sono innegabili, oltre ai vantaggi sulla nostra salute e per l’ambiente. Perciò si tratta di un’opzione da valutare e non scartare a priori.