I costi energetici impongono la massima attenzione alla dispersione termica, alla fuga del calore generato attraverso pareti, fessure, vetri inadeguati negli infissi. Un appartamento di vecchia costruzione può presentare fughe termiche anche consistenti che incidono in maniera parecchio sensibile sul costo del riscaldamento. In questi casi può essere opportuno valutare l’opportunità di procedere ad un insufflaggio nell’intercapedine delle pareti al fine di migliorare l’isolamento termico.
Le tecniche costruttive nell’edilizia hanno subito con il passare dei decenni una notevole variazione. Le case più antiche presentano muri pieni e spessi che richiedono un certo utilizzo di energia per riscaldare l’ambiente ma anche hanno la caratteristica, una volta riscaldate le pareti, di mantenere il calore d’inverno e il fresco d’estate. Evidentemente queste tecniche costruttive comportavano un significativo impegno in termini di materiale con relativi costi anche elevati ma che venivano ridotti utilizzando pietre ricavate sul posto, realizzando muri solidi, spessi, anche isolanti termicamente.
L’evoluzione costruttiva ha portato alla costruzione di muri in mattoni con un’intercapedine tra parete esterna e interna, sfruttando la proprietà di isolante termico dell’aria e riducendo i costi costruttivi sia in termini materiali che di manodopera. Evidentemente l’aria non costa nulla ma il suo potere isolante sotto l’aspetto termico non è proprio l’ideale, per cui il rendimento termico degli edifici così costruiti risulta piuttosto modesto. Questo è il caso degli edifici costruiti soprattutto tra gli anni ‘70 e i ‘90 che presentano un’intercapedine tra le pareti interne ed esterne tipicamente di 10 cm, senza sfoghi aerei, quindi ad aria ferma.
Le soluzioni di coibentazione
Altre abitazioni sono state costruite con prese d’aria intercalate nelle pareti stesse, al fine di consentire una circolazione d’aria a contrasto dell’umidità ma questo comporta anche una dispersione termica in quanto la stessa circolazione d’aria, cercata e voluta, ne comporta la dispersione.
Queste pareti “traspiranti” presentano un’intercapedine di maggiore dimensione. Per aumentare l’isolamento termico e ridurre la dispersione, si può procedere ad insufflare nelle intercapedini materiale isolante che può essere di diverso tipo. Quello più economico è la cellulosa espansa, precedentemente trattata per renderla ignifuga e idrorepellente, antiroditore e antitarme, con un costo approssimativo di 12€ al mq.
Altre soluzioni possono essere rappresentate dall’utilizzo di poliuretano espanso o il polistirene, con buon potere isolante ma anche con un costo superiore del 30% circa. Nelle intercapedini di maggiore dimensione è preferibile l’utilizzo dell’argilla espansa o la fibra di legno, al costo di poco superiore ai 20€ al mq. In molte situazioni ci possono essere problemi di umidità delle pareti, per cui occorre prima sanare la parete colpita e successivamente provvedere all’insufflazione dell’intercapedine con Perlite o con Lana Minerale, al costo rispettivamente di 25 e 30€ al mq.
I prezzi indicati sono solo indicativi, il consiglio è di farti fare più preventivi chiedendo la visita in loco, unica possibilità per avere un preventivo serio e ragionato, attendibile. Cerca online le aziende più vicine a te che si occupino di questo tipo di operazione di coibentazione delle pareti. E’ un investimento che ti torna rapidamente in tasca con il risparmio energetico.
Foto by © Ra Boe / Wikipedia (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons.